TeoricaMente 7
Questa pagina tratta di argomenti di
base della psicologia,
i suoi meccanismi, le sue leggi. Quei
meccanismi e quelle leggi
che tutti utilizziamo, ma… senza saperlo.
Gli occhiali
Uno dei
motivi per cui la psicoterapia è vista spesso con sospetto è
che la maggior parte della gente pensa che sia impossibile
cambiare: “sono fatto
così, che ci posso fare?”, “sono sempre stato così”, “ è
carattere”; di conseguenza è inutile qualsiasi tentativo,
visto solo come una perdita di tempo e di denaro.
Questa
convinzione porta a due risultati: da un lato non ci si
interroga più sul perché
si è fatti così, si
pensa così, si agisce
così. Dall’altro si delega
la propria volontà a qualcosa di estremamente vago, ma
ineluttabile e incontrollabile, quasi al di sopra e al di
fuori di noi, che ci domina e ci costringe ad essere,
pensare, agire così.
Quando,
nel corso di una terapia, le cose cominciano a "muoversi", e
qualche piccolo segnale di cambiamento comincia ad
evidenziarsi nella vita della persona che è venuta a
chiedermi aiuto, quasi sempre mi sento dire “ma sa che
funziona?” con uno stupore proporzionale solo a quella che
inizialmente doveva essere una sfiducia totale!
Parallelamente, e solo in apparenza in contrasto con tale
convinzione, esiste la paura di essere manipolati, alterati,
trasformati contro la propria volontà da un terapeuta dotato
- si direbbe - di potenti poteri magici a cui è impossibile
opporsi. E’ vero che esistono persone senza scrupoli da cui
è bene guardarsi, ma questo è vero per tanti altri settori:
immagino che tutti concordiamo sul fatto che la prudenza e
l’oculatezza nello scegliere un chirurgo o un avvocato non
debbano essere da meno, rispetto alla scelta di uno
psicoterapeuta!
Ma che
cos’è questo “cambiamento”?
Un paragone che uso spesso, perché semplice e facilmente
comprensibile, è quello degli occhiali. Se guardo
dalla mia finestra e immagino di provare molte paia di
occhiali colorati, vedrò il panorama cambiare dal blu al
rosa, dal marrone al verde. E’ ovvio che il panorama è
sempre lo stesso, ma è il mio
modo di vederlo che
cambia. Ancor più sarà evidente la differenza se ho un
qualche difetto di vista, come la miopia, e allora il
paesaggio da confuso e impreciso, messi gli occhiali,
diventerà improvvisamente chiaro, nitido, con tutti i
particolari individuabili. Ecco: si potrebbe dire che il
cambiamento, in termini psicologici, consiste nel trovare
gli occhiali giusti
per noi: quelli che ci consentono di vedere i colori, la
luce, le ombre, i contorni, le sfumature, di non confondere
un albero con King Kong, di individuare sentieri nuovi, e
trovare varchi magari un po’ nascosti nel muro che pensiamo
di avere davanti.
Naturalmente non è così semplice come andare dall’ottico; è
necessario trovare la persona giusta e poi impegnarsi,
insistere, provare e riprovare, ma se si riesce a superare
il primo difficilissimo gradino, quello della sfiducia e
della diffidenza, in seguito, questa specie di
educazione a mettere a fuoco le
cose che ci riguardano, è un processo che andrà avanti tutta
la vita, anche quando la “terapia” sarà solo un lontano
ricordo. Saper leggere
la realtà, saperla interpretare
vedendone tutti gli aspetti e tutta la complessità, è il
primo passo per trovare, in se stessi, le risorse e i modi
per risolvere i problemi.
Una
psicoterapia non fa scomparire gli ostacoli, non
distribuisce tranquillità e certezze, non può certamente
cambiare il mondo, ma può aiutare qualcuno, un po’ più in
difficoltà di altri, a tirar fuori il meglio di sé, a
valorizzare le proprie capacità e potenzialità, a rendere
inoffensivi quegli aspetti del
carattere che possono produrre - senza alcuna
consapevolezza - sofferenza e malessere.
Vi
sembra un cambiamento da poco?
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